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Temù - Il cardinale Carlo Maria Martini ospite della colonia milanese di "Ca' de Sàss"

Tifo da stadio per l'arcivescovo

Nel pomeriggio la visita al Museo della Guerra bianca

Grande festa ieri a Temù per la visita dell'arcivescovo di Milano, il cardinale Carlo Maria Martini, ai campeggi parrocchiali milanesi nella zona della località Cà de Sàss, all'imbocco della Val d'Avio.
Puntuale, alle 10.30, il cardinale è sceso dalla «Thema» blindata con targa diplomatica all'ingresso della vasta area verde nella quale si trovano decine e decine di tende. Ad accoglierlo c'erano il vescovo di Brescia monsignor Giulio Sanguineti, che sta trascorrendo un periodo di vacanza a Ponte di Legno, i parroci di tutti i paesi del circondario guidati dal vicario foraneo don Aldo Delaidelli, l'assessore al Turismo della Provincia, Ermes Buffoli, e una nutrita delegazione di amministratori.
Il saluto ufficiale al porporato e i discorsi di rito si sono tenuti sotto un ampio tendone eretto nella zona delle cucine. E' toccato al primo cittadino di Temù, Corrado Tomasi, il compito di indirizzare all'ospite il benvenuto a nome di tutte le comunità dell'alta Valcamonica. Tomasi ha ricordato commosso la visita fatta vent'anni fa dal cardinale ai seminaristi milanesi in ritiro spirituale a Villa Dallegno. "Ero allora un adolescente, e ricordo che per tutti noi quello fu un incontro particolarmente festoso".
"In questa stupenda cornice naturale - ha proseguito Tomasi - la sua presenza assume un significato tutto particolare: c'invita a gustare le bellezze del creato, forse per noi divenute troppo familiari...".
L'assessore Buffoli ha donato al cardinale Martini una preziosa edizione del libro edito lo scorso anno che raccoglie la storia di tutte le chiese giubilari del Bresciano. "Lo leggerò con grande attenzione", ha promesso l'arcivescovo di Milano, ricambiando il dono con una medaglia.

"La violenza, non importa da che parte provenga, è sempre da condannare. Ritengo però che ai giovani del Terzo mondo dobbiamo dare delle risposte e delle certezze per il loro futuro", è l'unica battuta che siamo riusciti a strappare al cardinale Martini, al quale avevamo chiesto un commento sui recenti fatti accaduti a Genova in occasione del vertice del G8.
Accolto con uno tifo da stadio ("Carlo Maria, Carlo Maria, alè, alè") e da canti di gioia intonati da centinaia di giovani, il cardinale ha percorso tra due ali di folla festante i cento metri che lo separavano dall'ingresso del campeggio alla zona dove era stato montato un prefabbricato, sotto al quale ha concelebrato con una ventina di sacerdoti la messa.
Nell'omelia Martini ha raccomandato che le vacanze non devono servire solo a far riposare il corpo dalle fatiche del lavoro, ma soprattutto a rendere più forte lo spirito. Ha ringraziato calorosamente gli animatori e gli educatori per il loro impegno. Terminata la cerimonia religiosa, Martini ha pranzato con i ragazzi, poi, nel primo pomeriggio, guidato da Walter Belotti, ha visitato il Museo della Guerra Bianca in Adamello.

I numeri da record dei campeggi parrocchiali della diocesi di Milano sono stati svelati dal coordinatore Angelo Pezzoni. "Il nostro gruppo, che sovrintende all'attività estiva delle parrocchie, è nato una ventina di anni fa - ha detto Pezzoni -, ma già da anni diversi oratori organizzavano le vacanze all'aria aperta. Attualmente sono 100 i nostri campeggi distribuiti in trenta località turistiche dell'arco alpino. Possiamo contare su 5000 posti letto tra tende, prefabbricati e roulottes, che ogni anno, a fine agosto, vengono smontati.
"Le presenze si aggirano tra le 15 e le 16 mila all'anno. La logistica (cucine, lavanderia, eccetera) è assicurata da 1100 volontari; mentre altri 3500 lavorano in inverno presso le rispettive parrocchie per preparare le vacanze estive. Gli educatori e gli animatori sono invece quasi 1700".
Con grande soddisfazione, Pezzoni ha rimarcato poi che "mettendo in campo uno sforzo notevole", tutte le strutture di vacanza della diocesi sono a norma "sia sotto il profilo delle regole stabilite dalla Regione che per quanto riguarda gli aspetti sanitari controllati dall'Asl".

Lino Febbrari - 28/07/2001 - Bresciaoggi