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Campeggi Riuniti

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Accolto dal vescovo di Brescia Sanguineti, il porporato ha incontrato in Valcamonica i campeggiatori parrocchiali milanesi

Martini: attenti alla frenesia del fare

A Temù il Cardinale esorta a riscoprire i valori del riposo e della riflessione

Temù (Brescia) - Una grande giornata di festa, un'esperienza indimenticabile. L'arcivescovo di Milano, il cardinale Carlo Maria Martini, è salito ieri fino a Temù, piccolo centro della Valcamonica, per incontrare i villeggianti ospiti dei campeggi parrocchiali milanesi nella zona della Ca' del Sass, all'imbocco della Val d'Avio. Un movimento, quello dei campeggi parrocchiali, con numeri da primato. Attualmente, infatti, come spiegato ieri, sono almeno un centinaio quelli sparsi in trenta località turistiche dell'arco alpino. Complessivamente, ogni anno, l'organizzazione coinvolge almeno 15-16 mila persone tra giovani e adulti.

Accolto da un tifo quasi da stadio da centinaia di giovani entusiasti, Carlo Maria Martini ha percorso tra due ali di folla il piccolo tratto di strada che separava l'ingresso del campeggio dalla zona dove è stato allestito un grande prefabbricato: qui, assieme al vescovo di Brescia, monsignor Giulio Sanguineti (che sta trascorrendo un periodi di vacanze nella vicina Ponte di legno), e numerosi altri sacerdoti, l'arcivescovo di Milano ha celebrato la messa.

Durante l'omelia Martini ha sottolineato, tra l'altro, l'importanza delle vacanze "non solo quale momento per far riposare il corpo dalle fatiche del lavoro, ma soprattutto per rendere più forte lo spirito". Quindi ha messo in guardia i giovani dalla frenesia del lavoro definita "una deviazione grande nella nostra società". "Mi riferisco - ha spiegato - al lavoro che diventa quasi una droga per chi ha sempre qualcosa da fare e da pensare, e si nega momenti per sé, per la famiglia da vivere in maniera distesa, per il Signore, per l'amicizia". Quindi parole di ringraziamento e incoraggiamento per gli animatori ed educatori del campeggio. Terminata la celebrazione liturgica, il cardinale ha pranzato coi ragazzi; quindi, nel pomeriggio, ha visitato il Museo della Guerra Bianca in Adamello, che ricorda la prima Guerra Mondiale.

Al suo arrivo in Alta Valcamonica, ieri mattina, il cardinale ha trovato ad accoglierlo, a fianco del vescovo di Brescia, anche i parroci di tutti i comuni della zona guidati dal vicario don Aldo Delaidelli, l'assessore provinciale al turismo di Brescia Ermes Buffoli e una nutrita delegazione di amnimistratori locali. Il sindaco di Temù, Corrado Tomasi, indirizzando il saluto di tutte le comunità dell'Alta Valle, ha ricordato commosso la visita compiuta vent'anni fa dal cardinale ai seminaristi milanesi in ritiro spirituale a Villa Dalegno.

L'assessore provinciale, Ermes Buffoli, ha donato al cardinale Martini una preziosa edizione del libro, edito lo scorso anno, che raccoglie la storia di tutte le chiese giubilari del Bresciano. "Lo leggerò con grande attenzione" ha promesso l'arcivescovo di Milano, ricambiando il dono con una medaglia.

Anche in una giornata di grande festa sono tornati in primo piano i recenti, drammatici fatti di Genova in occasione del G8. "La violenza, non importa da che parte provenga, è sempre da condannare - ha detto il cardinale di Milano -. Ritengo però che ai giovani del Terzo mondo dobbiamo dare risposte e certezze per il loro futuro".

Carlo Guerrini - 28/07/2001 - Avvenire